Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Da Bramante a Canova

251102
Argan, Giulio 34 occorrenze

Da Bramante a Canova

chimerica ma non può negare che la tecnica, ciò nonostante, la realizzi. A sua volta la fantasia non è affatto più libera, ma più rigorosa dell’immaginazione

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Seguitiamo a parlare della logica-immaginazione e della tecnica del Bernini ogni volta che parliamo di ideologia, sia pure in senso sociale o

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alle cinque navate e la centrale, per di più, rimase senza la volta. Vi sarebbe dunque stato un contrasto tra l’architetto, che avrebbe voluto rifare

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transetto, della tribuna e della volta della navata con il proposito di condurli a termine più tardi; 3) che, passata la festa e morto nel '55

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volta, quasi per compensare con quel «fortissimo» in basso la mancata catarsi luminosa in alto; ma è comunque una decisione che implica il ripensamento

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mentale dell’artista. Caduta la possibilità di collegare le pareti con la curvatura articolata della volta e quindi di dare allo spazio della navata

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Un'altra ragione dell’accentuazione anche coloristica delle edicole è la condizione di luce che, con la mancanza della volta, si è venuta a

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raccoglie e riflette la luce delle finestre portate molto in alto, fino a collimare con l’arco della volta. Le seconde navate laterali non hanno una

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principi di uno sviluppo immaginario coerente, con un processo di graduale abbellimento, che a sua volta rientra nella concezione di una realtà

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, era questa volta imposta dalla configurazione della zona: l’incombente altura capitolina da un lato, la valle del Foro dall’altro, l’arco di Settimio

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-— longitudinale e centrale--si sviluppa in un vero e proprio smembramento del corpo architettonico della facciata. L’occasione, questa volta, è

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della volta, che rammentano la curvatura della cupola, e, soprattutto, nelle giunture d’angolo del secondo vano, dove le lesene s’incurvano, quasi

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agiscono soltanto come sorgenti e quasi da riflettori o diffusori di luce. Le fiancate della chiesa, a loro volta, con la varia estensione e

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Per la prima volta il principio barocco dell’arte come persuasione è applicato all’architettura. Ma la devozione è soltanto l’occasione, non l

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Il mezzo della persuasione è il discorso, e per la prima volta un’architettura non è sviluppata come la dimostrazione di un teorema o come la

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religioso, la pittura laica. È la prima volta che l’impiego di questa parola s’impone per la pittura. Come non vi sono accenti di ardore o di zelo religioso

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mutamento strutturale e formale, è fondamentale l’esperienza compiuta dall’artista con la decorazione a fresco della volta della Sistina negli anni

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valori storico-religiosi, sia stato un religioso di stretta osservanza. Soltanto un teologo poteva rompere una volta per sempre la relazione

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volta determinata la forma di una colonna, si possa alterarla facendola storta, a vite, a onda (T. III, cap. VIII). In Santa Maria della Provvidenza a

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tensione, perfino il rigorismo manieristi della poesia religiosa del Tasso. Ma in essi, per la prima volta, Michelangiolo fa una pittura che non ripete l

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qui è una qualità della plastica, un modo di adattare alle circostanze e di reinventare ogni volta un’architettura di repertorio. Il segreto del

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descrive, per la prima volta, la ragione e la vicenda storica di una provincia che entra per la prima volta, come tale, nella storia italiana. [1964]

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cilindro a pilastri, da cui s’irradiano a palma le nervature apparenti della volta. Ma non è poi tanto bizzarra: a dirla tale rimarrebbe poi da spiegare come

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e «angoli acuti» in cui s’articola, fino all’affettazione, la tensione ideale di Michelangiolo. A sua volta Hogarth, sia pure attraverso un

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bramantesco: Bramante, nella sua opera costruita sulle fonti, ci dà la immagine di una storia-precetto, senza dramma, e di una natura creata una volta per

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ancora pierfrancescana formavano intorno al sepolcro uno spazio «universale» come quello della volta celeste sottolineando, per forza di contrasto, il

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maturata dipingendo la volta della Sistina non si riflette soltanto nella correzione di alcune soluzioni compositive, come il rapporto tra le figure sedute

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si sviluppa interamente sul piano che, a sua volta, non ha altra funzione che quella di distribuire e inquadrare, secondo un certo ordine prospettico

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a grandezza d’ideale, si rifugia nell’ormai superata antitesi di contingente e ideale. E così contrapponendo ancora una volta le categorie astratte

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Fuseli è tutta sotto il segno del Manierismo: Rosso, Parmigianino, Primaticcio, Tibaldi, Cambiaso. Per la prima volta, e sia pure in un’interpretazione

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scintille dall’attrito, i moventi dell’agire; nella società si comprimono gli atti; nella società, che può essere volta a volta paradiso e inferno, è il loro

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proscenio. È l’«ideale» classico che, per sopravvivere in questo frangente storico, è costretto ancora una volta a trapassare nella dimensione

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mitologici: anche la polemica contro l’Arcadia, del resto, era un motivo della cultura illuministica veneta. E non era la prima volta; fin dal 1773

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e si presentava per la prima volta al pubblico veneziano tra gli artisti «accademici» deve dunque interpretarsi come una mossa polemica, un enunciato

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